Confedilizia: impugnato il decreto sugli ascensori firmato il 26 ottobre 2005 dal Ministro Scajola
La protesta anche perché le norme alle quali si impone di adeguarsi devono essere acquistate presso organismi privati.
Per ogni ascensore una spesa ipotizzata da 10 a 20 mila euro.
La Confedilizia ha impugnato il decreto firmato il 26 ottobre 2005 dal Ministro Scajola che impone - sulla base di una fonte europea esclusivamente privata (la norma tecnica UNI EN 81-80) - nuove verifiche per tutti gli ascensori installati prima del 25 giugno 1999. Il ricorso è stato presentato al Tar del Lazio con l'assistenza dell'avvocato prof. Vittorio Angiolini.
L'impugnativa della Confedilizia fa leva sul fatto - come detto - che vengono imposti a condòmini e proprietari di casa gravosi adempimenti non previsti da alcuna normativa cogente dell'Unione europea e sottolinea anzi che l’atto ministeriale impugnato neppure si dà carico di pubblicizzare la norma tecnica UNI EN 81-80 per renderla liberamente conoscibile dagli utenti: la norma UNI EN 81-80, di cui pure il decreto impugnato postula l’obbligatorietà, resta ad oggi in proprietà dell’UNI, che ne ha il Copyright e ne concede a pagamento (per 64 euro) la licenza d’uso in unica copia e su di una unica postazione. In sostanza, condòmini e proprietari di casa devono sborsare somme anche solo per conoscere la normativa da applicare.
"La pretesa - ha dichiarato il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani - di conferire efficacia erga omnes, di stampo pubblicistico, a norme di proprietà privata si commenta da sola. Non si vede davvero - ha aggiunto il Presidente - come, in un ordinamento democratico, si possa prescrivere l’obbligatorietà di norme che, restando di proprietà privata, non possono essere diffuse né possono circolare liberamente tra i cittadini chiamati ad osservarle". In proposito, la Confedilizia assume violato - su questo specifico aspetto - il principio dell’art. 23 della Costituzione, giacché il "cliente" è obbligato, senza che la prestazione imposta abbia la benché minima base legale, ad acquistare dall’UNI non già, si badi, il supporto cartaceo recante il testo delle norme tecniche da osservare (come può accadere anche con la Gazzetta Ufficiale della Repubblica), bensì la licenza (di cui l’UNI stesso può “modificare in qualsiasi momento le condizioni”) concernente il diritto ad usare, peraltro in maniera individuale e riservata, la normativa UNI EN 81-80.
L'Ufficio tecnico della Confedilizia calcola che la spesa di adeguamento al decreto Scajola varii, per ogni singolo apparato, dai 10 ai 20 mila euro. La spesa globale per condòmini e proprietari di casa - tenendo conto che gli ascensori installati prima del 25 giugno 1999 risultano essere 700.000 (fonte: Assoascensori) - è calcolata in una cifra che oscilla fra i 7 e i 14 miliardi di euro (fra i 14 e i 28 mila miliardi di vecchie lire).
Visualizza la tabella verifiche e controlli sugli ascensori negli edifici di civile abitazione.
Condividi su Facebook Fonte: www.confedilizia.itNews inserita il 26/01/2006 12:17:58 |
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