Gli infortuni sugli ascensori rafforzano la convinzione molto diffusa, sulla necessità di introdurre alcuni correttivi al processo di privatizzazione del controllo degli ascensori in esercizio sul territorio nazionale; i correttivi sicuramente doverosi vanno orientati affinché il nuovo sistema possa essere tenuto sotto controllo in maniera sistematica dallo Stato e non si produca una riduzione del livello di sicurezza finora raggiunto, anzi venga migliorato e qualificato. Con questi obiettivi, si rende necessario anzitutto costituire un’anagrafe nazionale della stato di esercizio in sicurezza degli ascensori, da realizzare anche in accordo con le Regioni. Per "stato di esercizio in sicurezza " , si intende non solo la conoscenza delle caratteristiche tecnologiche degli ascensori, ma anche e soprattutto se questo viene esercito in sicurezza come vuole la legge; cioè se l’impianto è affidato in manutenzione a ditte che operano con personale abilitato, se il manutentore esegue i controlli periodici di propria competenza, se esegue le verifiche semestrali dei dispositivi di sicurezza e ne annota l’esito sul libretto d’impianto, se vengono eseguite regolarmente le verifiche periodiche biennali da parte dei soggetti deputati, se vengono rilasciati correttamente i verbali di verifica e l’esito degli stessi. E’ importante che la banca dati in argomento raccolga anche notizie degli incidenti che avvengono negli ascensori, le loro cause e motivazioni, al fine di indirizzare le ricerche sulla sicurezza degli ascensori e gli studi sull’evoluzione della normativa di sicurezza in materia. Inoltre, è necessario introdurre uno strumento che renda noto a tutti i cittadini, e in particolare agli utilizzatori dell’ascensore, se lo stesso è esercito in condizioni di sicurezza, questo può essere fatto apponendo un apposito marchio nella cabina dell’ascensore che ne qualifichi lo "stato di esercizio in sicurezza".