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Non spingete quel bottone - racconti sull’ascensore - "Il sorvegliante" di Luigi Dinardo

Il sorvegliante
Tratto da "Non spingete quel bottone" - racconti sull'ascensore - di Luigi Dinardo

Tre giorni fa ho festeggiato l'anniversario del mio trentesimo anno alla Tecnostyle. Lavoro per quest'azienda di aggeggi elettronici dal 21 giugno del 1981, quando mia madre mi cacciò da casa dopo essermi portato a letto la figlia di una sua vicina. Da allora vivo in affitto in un piccolo appartamentino non lontano dall'azienda per cui lavoro.
Sono un addetto alle telecamere di sorveglianza. Assieme a Eric e John, teniamo sotto controllo tutte le telecamere dell'edificio. Io mi occupo delle telecamere piazzate negli ascensori mentre Eric e John si occupano di tutte le altre. E pensare che sin dall'età di otto anni avevo paura degli ascensori.
Negli anni ottanta le telecamere non erano di ottima qualità. Inoltre era impossibile ascoltare l'audio. Fortunatamente nel 1996 gli ingegneri della Tecnostyle inventarono una telecamera nitidissima. Era anche possibile ascoltare tutte le varie conversazioni all'interno degli ascensori dell'edificio. Ce ne sono ben diciotto.
Da quel giorno in poi la mia voglia di lavorare è aumentata sensibilmente. Trovo il mio lavoro particolarmente stimolante e divertente. A volte guardare quello che succede negli ascensori è persino più interessante che andare a vedere un film al cinema. Non nego di aver sgranocchiato popcorn dinnanzi a certi episodi in ascensore.
Dopo questa premessa, mi sembra opportuno farvi partecipi di una graduatoria alla quale tengo molto. Quella che state per leggere è la mia classifica personale degli episodi più curiosi avvenuti negli ascensori della Tecnostyle negli ultimi quindici anni. Non nego di possedere le copie di tutti gli eventi più significativi.
Sesto posto. Gina Wisley e Tom Cock sono due giovani ragazzi di vent'anni che lavorano al settimo piano come segretari. Lavorano nella nostra azienda dal dicembre del 2009. Sono timidi, impacciati e si piacciono da morire. Iniziano e finiscono il lavoro allo stesso orario e prendono sempre lo stesso ascensore. Le loro scenette fatte di silenzi, sorrisi, tentazioni, domande smorzate e desideri tristemente sopiti hanno completamente catturato l'attenzione di Eric e John. Mi ci metto anch'io. Non mi perderei i loro momenti per nulla al mondo. Siamo diventati dipendenti, peggio delle casalinghe che guardano Beautiful in televisione da vent'anni. Su di loro abbiamo anche scommesso. Quando avverrà il primo bacio? Chi farà la prima mossa? Staremo a vedere.
Quinto posto. Il 5 luglio del 1998 nell'ascensore n.8 ho assistito all'incontro di boxe più bello della mia vita. In confronto Mike Tyson ed Evander Holyfield si scambiavano carezze. Robert Altman e George White, rispettivamente dipendente e vicedirettore del piano creativo, avevano in comune la stessa fidanzata. Peccato però che nessuno dei due sapesse di essere un cornuto. Quel giorno di luglio la sfortuna volle che tutti e tre entrassero nello stesso ascensore e nello stesso istante. Lo scontro fu inevitabile. Il loro combattimento durò ben trentasei secondi, il tempo che l'ascensore impiega ad arrivare al sesto piano. Robert, esperto di arti marziali, ruppe tre costole al suo avversario. Inoltre, un secondo prima che l'ascensore si aprisse, tirò un pugno in pieno viso alla sua ormai ex fidanzata, rompendole il setto nasale. Robert è diventato per me un eroe, un gradino sotto a Clint Eastwood e uno sopra agli Abba. Lo applaudii per due minuti di fila. Da allora è diventato uno dei miei migliori amici. Quel giorno stesso fu licenziato.
Quella però è stata la sua fortuna. È diventato un ricco uomo d'affari e lavora a Wall Street. Quarto posto. Il 24 novembre del 2007 Bob Charlton, dirigente del reparto esperimenti, entrò nell'ascensore n.11 con due bellissime ragazzine dai capelli corti. Con nostra grande sorpresa, bloccò l'ascensore dall'interno e soddisfò le due ragazze sessualmente. Mi sono dovuto ricredere. Fino ad allora l'avevo etichettato come uno sfigato. Con Eric e John scommettemmo su quanto sarebbe durato il rapporto sessuale. Chi si avvicinava di più al tempo esatto doveva intascare dagli altri due dieci dollari. Eric sbagliò in eccesso di soli due minuti: Il rapporto sessuale durò quarantasei minuti. Ovviamente, essendo Bob un dirigente, non abbiamo denunciato l'accaduto e abbiamo cancellato il nastro (anche se comunque posseggo una copia di quel video a casa mia). Anche lui divenne uno dei miei idoli, appena sotto gli Abba e sopra Messi.
Terzo posto. Il 18 settembre del 2001, una settimana dopo gli attacchi alle torri gemelle, una giovane segretaria di nome Barbara Splice si tolse la vita nell'ascensore n. 3. Purtroppo nessuno riuscì a evitarlo. Bloccò l'ascensore dall'interno e con un accendino e della benzina si dette fuoco. Fu tragico per me vedere quelle immagini. Sono dovuto andare per due mesi da uno psicologo. Scoprimmo poi che la ragazza era malata da tempo. Aveva un tumore incurabile al cervello. Era solo questione di tempo. Quando finalmente i soccorritori riuscirono a entrare nell'ascensore, di lei era rimasto poco o niente. Trovarono solo una lettera di scuse e accuse sulla sua scrivania. Le scuse erano per i suoi cari, le accuse erano per l'azienda, secondo lei troppo severa e dura nei suoi confronti.
Secondo posto. Penelope Linney, matematica di fama mondiale, il 2 febbraio del 1999 rimase chiusa nell'ascensore n.14. Per sua sfortuna, durante i ventotto minuti che l'ascensore rimase bloccato, le si ruppero le acque. Era incinta di nove mesi. Con lei in quel momento c'era solo un giovane centralinista di ventidue anni, Jake Sullivan. Fu lui ad aiutare Penelope a partorire, ascoltando tramite cellulare le parole di aiuto di un dottore del Presbyterian, uno dei più famosi ospedali di New York. Jack, fortunatamente, in passato aveva seguito un corso di pronto soccorso. Tagliò il cordone ombelicale con un mazzo di chiavi. Per il suo coraggio fu addirittura premiato dal Sindaco in persona, Rudolph Giuliani. Ps: lo so, sembra una scena da film, ma vi giuro che è tutto vero.
Primo posto. Al primo posto ci sono io. Sì, avete capito bene. Sono bloccato nell'ascensore n.1 da venerdì pomeriggio, il giorno del mio trentesimo anniversario alla Tecnostyle. A volte la vita ti pone davanti a eventi inaspettati e grotteschi.
Venerdì ero uno dei pochi rimasti nell'azienda. L'azienda, infatti, chiude i battenti il venerdì pomeriggio e riapre il lunedì mattina. Stavo salendo al terzo piano quando l'ascensore si è bloccato improvvisamente. Ho provato a chiedere aiuto ma nessuno mi ha sentito. Purtroppo Eric e John erano già andati via, quindi non mi hanno visto dalle telecamere. Inoltre avevo dimenticato il cellulare nel gabbiotto di sorveglianza. Non potevo chiedere aiuto, non potevo chiamare nessuno. Non avendo una moglie e dei figli, nessuno ha avuto la briga di controllare che io fossi tornato a casa. In questi due giorni e mezzo sono sopravvissuto mangiando le caramelle alla menta che avevo in tasca. Ho un alito da far invidia a un igienista dentale. Per quanto riguarda la sete mi sono dovuto arrangiare.
Purtroppo non avevo nulla da bere e quindi ho rimediato con l'unica e disgustosa opzione disponibile. Non credo servano ulteriori approfondimenti, avete capito benissimo a cosa mi stia riferendo.
Sono le due del mattino. Tra cinque ore finalmente l'azienda tornerà a vivere e io potrò finalmente essere liberato. Penso che mi prenderò una settimana di vacanza lontano da telecamere e occhi indiscreti. Ho sempre desiderato partire in crociera. In fondo me la sono meritata. Tanto già so che quando tornerò, il video dei miei tre giorni rinchiusi nell'ascensore farà compagnia agli altri della mia prestigiosa collezione privata. In fondo sono stato battuto dal mio stesso divertimento. Non mi resta che riderci su. Eric e John mi prenderanno in giro per mesi, ne sono convinto. Prima o poi però tutto tornerà come prima, e io sarò sempre colui che spierà i diciotto ascensori della Tecnostyle, sperando che la cosa duri ancora per molti anni. Amo il mio lavoro. Sono sempre stato un guardone e non ho problemi ad ammetterlo.
Qualunque cosa voi facciate, non date mai per scontato un ascensore. Può nascondere insidie o sorprese inaspettate…

 

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Fonte: http://www.braviautori.com/pubblicazioni
News inserita il 01/10/2012 10:45:04 | News letta 1885 volte
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